Il conferimento della cittadinanza onoraria di Naro a Bruno CARUSO trova fondamento nella sua personalità morale ed artistica. La sua sensibilità culturale emerge già nell’immediato dopoguerra, quando tiene a Palermo la Sua prima mostra personale con una raccolta di disegni sulla periferia palermitana con le case diroccate, i segni delle devastazioni belliche e la povertà dei vari quartieri.
In quella stessa epoca egli disegna i contadini siciliani impegnati nella lotta per l’occupazione delle terre incolte e realizza un ciclo di disegni sulla strage di Portella delle Ginestre ad opera del bandito Giuliano.
Partecipa attivamente alla lotta per l’emancipazione culturale della Sicilia e si impegna contro il fenomeno mafioso e contro le malformazioni della politica.
Negli anni cinquanta produce dei disegni sulla condizione degli ospedali psichiatrici e, metaforicamente, contro l’uso della camicia di forza e delle terapie antiquate.
Negli anni successivi compie un viaggio in Medio e in Estremo Oriente, assistendo ai drammi e alle tragedie che hanno dilaniato i paesi del terzo mondo, ed esegue una serie di disegni di denuncia sulla fame e contro le dittature, la guerra, la minaccia atomica e la sopraffazione.
Dal 1959 si trasferisce definitivamente a Roma. Ma si reca nuovamente in Asia, prima in India durante i moti di Bengala e, mentre imperversa la guerra del Vietnam, è ad Hanoi invitato dal Governo del Nord Vietnam. Pubblica numerosi libri sull’argomento ed illustra il testamento di Ho Chi Minh.
Da tutte le sue esperienze sono nati i disegni pubblicati in una lunga sequenza di libri: ” Pace in Terra ” (1963), ” Il Pugno di Ferro ” (1963), ” La Tigre di Carta ” (1964), ” Totum procedit ex amore ” (1964), ” La Mano dell’Uomo ” (1965), ” Manicomio ” (1969), ” Manoscritto sulle Meraviglie della Natura ” (1969), ” Anatomia della Società Civile ” (1972), ” disegni Siciliani ” (1972), una scelta di ” Disegni Politici ” (1973), ” La Pietra Celeste ” (1977), ” Le Giornate della Pittura ” (1981).
Ha inoltre illustrato le opere di Macchiavelli, di Mallarmè, di Ungaretti, di Manzoni e di Verga.
Sul suo lavoro sono apparsi un centinaio di volumi e di saggi.
Egli ha esposto in tutto il mondo e le sue opere si trovano nelle grandi collezioni e nei principali musei.
Di recente, peraltro, il Maestro Caruso ha donato al Comune di Naro una raccolta di opere grafiche Sue e di altri autori che a Lui avevano fatto dono, ai fini dell’istituzione del Museo Civico dell’Arte Grafica.
(liberamente estratto dall’atto municipale di conferimento della cittadinanza onoraria in data 23/05/2000)
Pagina aggiornata il 10/10/2024