Descrizione
...vicino alla porta Licata. Fu ristrutturata nel sec.XVIII, com'è dimostrato dalla data del 1752 apposta nel lato meridionale, dall'arch. Pietro Mammana di Girgenti. Fu ultimata nel 1778, era, quindi, decorata due anni dopo con stucchi per volere del Priore T. Gaspare Alletti, cui si deve anche la decorazione della chiesa, ad unica navata, nella volta da tre quadroni ad affresco con storie di San Domenico, realizzate da Domenico Provenzani (foto 43 tris), contestualmente alla decorazione scultorea. Di particolare interesse è la facciata della chiesa ed il prospetto lungo la via Dante, in tufo arenario, con mirabili mensole dei balconi nei riquadri delle finestre. Tutto il complesso nel corso dei secoli ha subito varie manomissioni, come l'abolizione dell'ingresso (foto 43) e della scalinata della Chiesa e la trasformazione della stessa in cappella e lo spostamento dell'ingresso del convento. Sull'altare maggiore la pregevole tela La predicazione del Battista, una delle opere più belle del Provenzani, cui il pittore palmense appose la firma (a). Lo stesso altare è opera dello scultore Calogero Vinci da Naro, progenie dell'illustre Famiglia oriunda da Palma Montechiaro (b).
Espulsi i Domenicani nel 1866, il convento e la chiesa passarono alla Comunità delle Figlie della Carità dell'Istituto di San Vincenzo de Paoli di Napoli, della Casa Madre di Parigi, per opera del narese Don Antonio Lauria, Rettore dei Padri del Santissimo Redentore della Casa di Girgenti, che con atto n.175 del 22 aprile 1860, dal notaio Don Giovanni De Francisci, dotava il convento di ricche prebende, con la condizione che la Casa fosse intitolata a Maria Immacolata. Ancora oggi la chiesa ed il convento appartengono all'Istituto Immacolata Concezione.
a) G.B. Comandè, op. cit., pag. 44 e ss.b) Fra Saverio, op. cit. pag. 361
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