Descrizione
Nel 1760 stava per crollare e fu risanata con il contributo economico dei Fratelli della Congregazione (di San Paolo), quando furono costruite anche le due cappelle di San Paolo e di San Giuseppe. Nel 1784 dai maestri Giovanni Farruggia, Calogero Viccica e Mario Principato furono ripresi la facciata e la porta maggiore ed innalzato il coro.
Tra il 1803 ed il 1809 fu completata e decorata con stucchi da Tommaso Fasulo (a).
L'impianto è ad aula semplice con piccolo coro d'ingresso e torre campanaria contigua alla facciata principale. La copertura è a botte con archi trasversali originati da paraste laterali.
Di particolare interesse è un'edicola lignea contenente un'urna con Cristo crocifisso morto, di pregiata fattura, tardo-cinquecentesco, di stile manieristico, proveniente, come attesta Fra Saverio, da una chiesa campestre detta a casazza, rovinata nel 700'.
Detto Crocifisso, concesso per contratto stipulato dal priore della Collegiata D. Francesco Costa alla chiesa di San Paolo, con il nome di Lazzaro, in epoca alquanto recente, era solennizzato la Domenica prima di Pasqua, dai Fratelli della Congregazione (contadini), con una singolare processione.
Vi si conserva, altresì, un pregevole dipinto con l'Addolorata (foto 53), di Fra Felice da Sambuca, al secolo Gioacchino Viscosi.
a) Fra Saverio cappuccino, op. cit. pag. 299 e ss.Servizi
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